venerdì 25 giugno 2010

esami di passaggio di grado tecnico

L' asd la Palestra martedì 29/06/'10 terrà l' ultima sessione utile di quest' anno accademico per i passaggi di grado tecnico delle seguenti discipline:
kick jitsu
k 1 rules
muay thai
gli esami si svolgeranno nella sala arti marziali dalle h: 18.00 a seguire
Commissario Tecnico Esaminatore: M° Ponte Gianfranco

Top 10 - Flying Knee (MMA)

Erik Paulson's Greatest Hits

giovedì 24 giugno 2010

La nuova generazione degli sport da combattimento: Le MMA

Le MMA (acronimo inglese per Mixed Martial Arts, Arti Marziali Miste) sono uno sport da combattimento in continua evoluzione tecnica in cui gli atleti coinvolti utilizzano le più disparate forme di confronto stilistico ed interdisciplinare.
Infatti un regolamento altamente supervisionato e controllato ma estremamente trasversale permette agli atleti di confrontarsi in un territorio comune che non avvantaggia alcuna forma specifica di combattimento.
Con la nascita e diffusione delle MMA si è potuto rispondere alle domande che ogni appassionato di Arti Marziali si è sempre posto, e cioè se fosse più efficace il Judo o il Karate, la Lotta o il Pugilato, dai continui test effettuati in tutto il mondo durante gli eventi professionistici si è potuto giungere alla conclusione che nessuna disciplina regna sovrana in un match di MMA, ma appunto gli atleti cercano di procurarsi un vantaggio tecnico-tattico attraverso la miscellanea di quelle che sono le principali forme di lotta e combattimento del pianeta quali Judo, Lotta Libera e Grecoromana, Karate, Muay Thai, Brazilian Jiu Jitsu, Pugilato, Kick Boxing, Kung Fu ecc.
Lo scopo delle MMA e' quello di creare dei Super atleti estremamente preparati da un punto di vista tecnico ed atletico ma anche soprattutto tattico che sappiano combattere in tutte le distanze attraverso l’utilizzo di colpi (calci, pugni, ginocchiate e gomitate) e di tecniche lottatorie (sottomissioni e leve articolari, proiezioni e strangolamenti).
Una generazione di nuovi Atleti che sappiano colpire come un Pugile ma anche proiettare come un Judoka, che sappiano affrontarsi come Lottatori e calciare come un praticante di Muay Thai, in grado di lottare e colpire in piedi ma anche al suolo, il tutto per imporre una propria strategia che possa far guadagnare quella vittoria attraverso la resa dell’avversario o un fuori combattimento.
L'atleta di MMA si adatta ad ogni esigenza e si plasma sulla situazione di combattimento, senza restrizioni stilistiche e seguendo l’intuizione di quello che molti reputano l’antesignano delle moderne Mixed Martial Arts, il famoso Bruce Lee che ormai quasi 40 anni fa così ammoniva sulla necessità del combattente di adattarsi ad ogni esigenza e situazione.

mercoledì 9 giugno 2010

Articolo del giornale nazionale UISP sul doping

Intervista a Gianfranco Ponte
Senior Instructor Kick Boxing- K 1 Rules- Muay Thai- FreeFighting WKA
Senior Instructor Kick Boxing- K 1 Rules – Muay Thai FEDERCOMBAT
Senior Instructor Kick Boxing- K 1 Rules – Muay Thai CISCO
Senior Instructor Kick Boxing- K 1 Rules – Muay Thai FIST
Senior Instructor Kick Boxing- K 1 Rules – Muay Thai FIKB-CONI
Instructor of Muay Thai Certified on Pattaya-Thailand
Responsabile Tecnico settori Fitness-Body Building, Arti Marziali e Sport da Combattimento dell’ ASD LA PALESTRA di Martina Franca(TA)

D:Esiste il doping negli sport da combattimento?
Dagli steroidi anabolizzanti fino all’integrazione di prodotti dietetici come aminoacidi, proteine, carboidrati
in forma liquida, integratori salini, energetici vari per migliorare le prestazioni e a
scopo energetico;farmaci per sopportare il dolore, antidolorifici di tipo topico esterno come la lidocaina o la xilocaina.

Il mio team di sport da combattimento è composto da un centinaio di ragazzi/e dai 13 ai 55 anni.
Ai miei atleti non faccio assumere assolutamente niente: niente energetici di qualsiasi natura, niente integratori di qualsiasi specie. I miei atleti mangiano carboidrati complessi come pasta, riso, pane, fette biscottate a scopo energetico e proteine come carne, latte,uova, formaggi a scopo di risintesi proteica. La dieta dei miei atleti è tutta a base di alimenti naturali. La mattina assumono sempre carboidrati semplici e complessi, proteine e grassi polinsaturi, a metà mattina spuntino a base di frutta, a pranzo
sempre carboidrati complessi e proteine, prima dell’allenamento sempre frutta, la sera verdure,proteine e carboidrati.Senza nessuna integrazione.
Prima della gara è la stessa cosa: non faccio assolutamente sorseggiare bevande energetiche,
che sono zuccheri che alzano immediatamente la glicemia, ma che durante la gara possono avere addiruttura
un effetto contrario. Mangiano pane, fette biscottate, e frutta.
D:Ti è capitato di trovare delle squadre che non fanno come la tua?
Tutte, o quasi. Fanno tutti o quasi tutti uso di creatina, maltodestrine,fruttosio, che sono degli energetici di pronto utilizzo. Compresse e capsule varie per essere assimilate più velocemente. Aminoacidi ramificati e proteine per un "ipotetico" aumento del trofismo muscolare.
D: E si vedono risultati differenti in gara?
Se c’è un buon allenamento di base e una buona alimentazione, sana e corretta, gli integratori
non servono. Gli integratori dovrebbero servire in situazioni di carenza, nell’impossibilità
di reperire alimenti in un determinato momento della giornata. Ma chi ha la possibilità
di portare con sé gli alimenti, non ha bisogno di sostitutivi dei pasti o integratori. E’ solo una
questione di organizzazione, di metodo e di cultura. E, per la cronaca, la mia squadra ha
vinto cinque primi posti su cinque all’ultimo Campionato Italiano di Kick boxing K1 Rules, quindi rispondo che senza integrazione i risultati a noi sono sempre ottimi.
D: All’inizio della tua carriera, prima di essere il campione che sei diventato, ti è mai capitato
che un allenatore o un preparatore ti proponesse una linea “non sana” come
quella che segui tu oggi?
Per quanto riguarda gli sport da combattimento io sono un autodidatta. Ho avuto la fortuna
di assistere agli allenamenti degli atleti thailandesi e di allenarmi con loro e quindi sono cresciuto professionalmente con il loro stile di vita che è quello del duro lavoro fatto di sacrifici e costanza sensa nient' altro. Col tempo con l' esperienza e con la passione ho creato dei metodi di allenamento, grazie alle mie conoscenze anche  in altri settori sportivi, che mi hanno permesso di ottenere dei risultati senza ricorrere a scorciatoie varie.
Ma, quando facevo l’insegnante di fitness e body building, all’inizio della mia carriera professionale,
mi hanno spinto ad assumere degli integratori per avere maggiori risultati nel
minor tempo possibile, per una cultura sbagliata che c’è nel mondo del body building, nel
senso che un istruttore che non sia “bello gonfio”, non può avere credibilità.
Ho avuto un primo approccio con gli integratori, ma ho avuto effetti contrari alle aspettative,
mi sentivo male, il mio corpo non tollerava determinate sostanze, anche se sempre naturali come aminoacidi
e proteine, invece di sentirmi più energico, avevo un effetto contrario: il mio organismo
si era intossicato e da allora non ho mai più utilizzato integratori.
D:E se uno dei tuoi ragazzi “sgarra”?
Non può succedere. Io inculco la mentalità e filosofia che non serve integrare. Il nostro organismo
è capace di produrre tutto ciò di cui ha bisogno e dagli alimenti che ingeriamo possiamo assumere tutte le sostanze nutritive che ci servono. I miei atleti lo sanno e mi chiedono cosa devono mangiare e prima di ogni gara faccio un elenco degli alimenti che devono assumere per la competizione. Nient’altro.

Gianfranco Ponte.